Una sfida estrema per la tecnologia, la scienza e le conoscenze umane è da sempre rappresentata dalle avversità climatiche delle regioni polari artiche del nostro pianeta. La penisola Yamal, appartenente alla Russia siberiana nordoccidentale, è uno stretto lembo di terra che si protende per 700 chilometri nel mare di Kara, ossia nella porzione meridionale del mar Glaciale Artico. Qui la vegetazione prevalente è la tundra, sparsa fra numerosi laghi e corsi d’acqua, mentre i pochi abitanti sono insediati nel principale centro urbano, Novyj Port. Nel sottosuolo si trovano importanti giacimenti petroliferi e di gas naturale.
Per utilizzare tali risorse è stato recentemente edificato dalla Renaissance Constructions – utilizzando la tecnologia di costruzione modulare – l’impianto Yamal LNG sulla costa della baia di Ob. Un grande progetto che comprende sia la produzione di gas naturale, la liquefazione e la spedizione. La sua capacità produttiva annuale si attesta intorno ai 16,5 milioni di tonnellate, mentre le riserve complessive del giacimento South Tambey sono stimate in 926 miliardi di metri cubi. L’impianto comprende anche varie infrastrutture di trasporto. A poca distanza si trova un porto multifunzionale con magazzini, moli per lo scarico di gas naturale liquefatto, edifici amministrativi e servizi pubblici. Inoltre, al fine di affrontare le sfide del progetto, la Yamal LNG vi ha costruito anche l’aeroporto Sabetta, gestito da Sabetta International Airport LLC, una controllata al 100% di JSC Yamal LNG.
All’interno della struttura costruita dalla Renaissance Construction – grande società di costruzioni costituita da azionisti e gestori turchi – in questo territorio aspro e gelido è stata realizzata una sofisticata installazione di barriere a lama d’aria Airtècnics. Un progetto richiesto dal nostro distributore nella Federazione Russa Rosenberg Rus LLC, con sede a Mosca. Per fronteggiare le condizioni climatiche particolarmente avverse, sono state progettate e realizzate da Airtècnics delle eccellenti barriere d’aria in grado di garantire comfort, riscaldamento e protezione degli interni dell’edificio dal vento e dal freddo, nonché dalla notevole escursione termica. Basti pensare che le temperature medie della penisola Yamal nel mese di gennaio sono comprese fra i -22° C ed i -26° C, con una media estiva che oscilla fra i 4° C ed i 10° C nelle zone meridionali. Dopo un’accurata valutazione del caso, la soluzione decisiva è stata trovata grazie ad un’installazione composta da dieci barriere d’aria Max5 P munite di ventilatori assiali potenziati AKSD 450-4 più due barriere d’aria Max5 P Atex, con ventilatori assiali Atex.
Il modello di barriera a lama d’aria Max appartiene alla gamma industriale ad elevate prestazioni, specifica per i portali di grandi dimensioni. Possiede una doppia uscita dell’aria con effetto Coanda per offrire maggiore ampiezza ed efficienza del getto. In questo progetto è stato impiegato il tipo P, provvisto dello scambiatore di calore. Lo scambiatore di calore (bobina) in acciaio inossidabile è stato predisposto per resistere ad una temperatura di 180° C ed una pressione di 30 bar dell’acqua, con trattamento speciale Blygold PoluAl-XT. Tale procedura, altamente specialistica, serve a prevenire la corrosione degli scambiatori di calore e consiste in un rivestimento applicato secondo uno scrupoloso protocollo sulle parti metalliche esposte della bobina.
Il motore e le pale dei ventilatori assiali AKSD sono stati verniciati in epossipoliestere, mentre le due barriere a lama d’aria munite di ventilatori assiali Atex possiedono pale realizzate in plastica e vano del motore con verniciatura in epossipoliestere.
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